Nuovo “service” del club a favore della città di Gulu in Uganda. La città si trova nella parte nord del paese africano non lontano dal confine con la nuova Repubblica del Sud Sudan.

Oggetto dell’iniziativa: l’individuazione del beneficiario, l’organizzazione del carico di un container e la spedizione marittima di una donazione di attrezzature ospedaliere messe a disposizione dall'ASUR  MARCHE, Area Vasta 2, Ospedale di Jesi.  

Contanier
(da sinistra) Giovanni Gara, Alberto Federici,
Paolo Giuseppetti (Presidente) e Gilberto Polverari


Le attrezzature consistono nella completa dotazione di 30 posti letto, oltre ad un certo numero di letti per pazienti in terapia intensiva. Il beneficiario è stato individuato nel St. Mary’s Hospital Lacor di Gulu, da tempo conosciuto al club. Hanno partecipato all'operazione la Fondazione Corti di Milano, istituita nel 1993 con il solo scopo di supportare l’ospedale ugandese in tutte le sue necessità e il rotariano di Jesi Antonio Gambini che ha messo a disposizione per mezzo della EDIL SYSTEM S.p.a. la gru per lo scarico e carico del container da / alla motrice. Il personale che ha curato lo smontaggio delle attrezzature e l’assemblaggio nel container (oltre ai soci del club in foto) era composto di soli volontari provenienti da Milano ed Ancona.
Il club Altavallesina Grottefrasassi ha un’esperienza decennale in attività umanitarie in Gulu iniziate anni fa con l’adozione a distanza di un bambino (ora adulto). Ha quindi proseguito con un aiuto ad una scuola primaria (Mother Teresa Primary School), in grave difficoltà, mediante il finanziamento dell’acquisto di attrezzature da cucina personalmente seguito in loco da uno dei soci del club. Con l’intento infine di fornire la scuola di un impianto fotovoltaico, necessario per produrre l’energia sufficiente ai fabbisogni giornalieri, nonché di altre attrezzature scolastiche, il club si è unito ad altri sette club del Distretto 2090, oltre al Club di Kampala per sottoporre alla Fondazione Rotary, la scorsa primavera, una richiesta di sovvenzione globale. Tale sovvenzione è stata negata dalla Fondazione con la giustificazione che nel progetto non era coinvolto un numero sufficiente di rotariani (nove club!) e che il progetto riguardava un semplice acquisto di materiali. 
 
Gilberto Polverari