Giovanni Gara

L’argomento scelto dal Presidente Alvaro Piermattei per il caminetto del 19 novembre 2013 si ricollega al precedente ”Agricoltura, un modello di sviluppo del Paese”, nell'intento di far conoscere ed approfondire agli amici rotariani (e non) le potenzialità della nostra zona sotto il profilo della sua vocazione turistica ed enogastronomica, che può rappresentare una via di sviluppo e di ripresa a fronte della crisi industriale degli ultimi anni.

Il prof. Galliano Crinella fa precedere il suo intervento da un DVD Video realizzato da Achille Corrieri sulle eccellenze dell’entroterra anconetano nel quale vengono evidenziati monumenti, Chiese,  palazzi ed altri “beni artistici” presenti nel territorio dei Comuni di Arcevia, Sassoferrato, Genga e Serra San Quirico.

Il relatore, docente di estetica all'università di Urbino, sottolinea che questi beni culturali sono anche “belli” e vanno non solo curati ma anche immessi con saggezza nel circuito turistico; è necessario tenere in considerazione pure il paesaggio, costituito da boschi, colline verdeggianti, borghi e centri storici molto ben tenuti.


Tutto questo ci è pervenuto, integro, da coloro che ci hanno preceduto e purtroppo soltanto noi, per inopportune scelte politiche, rischiamo di deturparlo con  discutibili iniziative quali, ad esempio, l’istallazione di impianti fotovoltaici; in aperto contrasto con la nostra Costituzione, che all'articolo 9 afferma: ”La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

Oltre ai beni, il relatore ritiene opportuno evidenziare anche le attività culturali; le più significative sono:

- Sassoferrato: organizzazione del Premio Internazionale d’arte “G.B. Salvi” (ormai alla 63° edizione) e del Congresso Internazionale di Studi Piceni (grazie alla tenacia di Padre Stefano Troiani, nostro socio fondatore) che vede coinvolti professori di Umanistica stranieri (inglesi, americani, tedeschi, ecc.) e circa 50 studenti di tutta Europa; Museo della Miniera di Cabernardi (testimonianza di un recente passato che sembra lontano nel tempo) ed i Musei delle “Arti e tradizioni popolari”, “Archeologico” (Sentinum), “Civica Raccolta d’Arte”,Raccolta Perottiana” (che comprende la famosa Icona di San Demetrio restaurata a cura e spese del nostro Club).

- Arcevia: organizzazione, su iniziativa del nostro club, del Premio Internazionale di Scultura Edgardo Mannucci; il premio “Ar(t)cevia”, Festival internazionale d’arte contemporanea; il Centro Culturale di San Francesco, con l’esposizione permanente di artisti del novecento (Quirino Ruggeri, Edgardo Mannucci e Bruno d’Arcevia); il Museo Archeologico Statale. Inoltre, è importante evidenziare l’esistenza dei Castelli medioevali, frazioni del Comune, ristrutturati, accoglienti e suggestivi.

- Serra San Quirico: svolgimento, da oltre 16 anni, del festival “il Paese dei Balocchi” che  si articola con spettacoli teatrali per ragazzi, laboratori per fabbricazione di burattini, pittura e giochi all'aperto e coinvolge numerosissimi bambini accomunati ai loro genitori nel gusto del gioco e del ritrovarsi nelle vie e nelle piazze; l'esperienza di professionisti della comunicazione e del divertimento rendono tale iniziativa unica e attraente.

- Genga: esistono due mostre permanenti di notevole interesse, nel centro storico  il Museo di Genga, con i dipinti di Antonio da Fabriano e con sale dedicate ad Annibale della Genga (eletto Papa nel 1823 con il nome di Leone XII),  a San Vittore il Museo Speleo paleontologico, con vari reperti tra cui spicca l’”Ittiosauro di Genga” scoperto a Camponocecchio nel 1976; infine, l’inimitabile capolavoro della natura: le Grotte di Frasassi, complesso speleologico di rara maestosità, patrimonio dell’umanità.

Il relatore conclude l’intervento, seguito con notevole interesse dai presenti,  dicendosi convinto che il futuro delle nostre zone, come predisse colpevolmente inascoltato negli anni novanta il prof. Giuseppe De Rita, sarà nel turismo e nell'agricoltura ed auspicando la convergenza, in tal senso, di una  politica comune all'intera zona montana .