Una nuova cultura del lavoro. Tra ricerca, sviluppo e innovazione
I valori della mezzadria
I valori della cultura mezzadrile e la modernizzazione “dimezzata” nelle Marche è stato l'argomento trattato nella conviviale del 15 aprile 2014.
Il prof. Gianfranco Mancini, uomo poliedrico e di vasti interessi, professore di lingua e letteratura italiana, ha esordito ricordando la sua provenienza dalla campagna ed affermando che le sue radici affondano nella cultura contadina e mezzadrile.
Nel corso dell'esposizione è emerso che le caratteristiche dei marchigiani provenienti dalla mezzadria sono:
- contentabilità, il marchigiano è disposto a contentarsi facilmente, con poco
- localismo, la tendenza ad impostare e /o risolvere i vari problemi da un punto di vista angustamente locale e avere conoscenze locali, ovvero limitate alla zona che conosce
- familismo, inteso come legami familiari forti e la scelta di restare in casa
Accanto a queste caratteristiche, la cultura mezzadrile era piena di valori positivi, come: concretezza, solidarietà (es. scambi di manodopera), sobrietà, parsimonia, gusto e piacere di far bene il proprio lavoro (es. "birocci" lavorati e verniciati).
Sulla seconda parte del tema il prof. Mancini afferma che lo studioso americano S. Blim negli anni 80 affermava che la crescita economica, nel dopoguerra è stata rapida, ma nelle Marche non si è cresciuti di pari passo mentalmente in campo economico, imprenditoriale e culturale, restando ancorati in parte alla cultura mezzadrile (o contadina). Questo ha comportato un forte squilibrio, non ha fatto decollare la crescita e lo sviluppo in modo armonico, anzi ha provocato la caduta repentina del sistema e il declino economico.
Diversi interventi dei soci hanno dato vita ad una vivace ed interessante conversazione che è servita ad integrare l’esposizione del relatore che il Presidente Piermattei ha ringraziato per aver reso la serata piacevole.
Alvaro Piermattei
La fine di "un" mondo
La fine di 'un' mondo: 'Dal rendimento senza rischio al rischio senza rendimento' è stato il titolo della relazione tenuta all'incontro Rotary del 18 marzo 2014 a Genga dall'Ing. Sandro Vita.
Ingegnere marchigiano, con esperienza trentennale nel settore finanziario avuta in gran parte a Milano, autore del libro 'I nostri soldi' Sperling & Kupfer, delle trasmissioni televisive 'Angeli e demoni della finanza', ha tenuto oltre 100 conferenze in giro per l'Italia ed è stato ospite più volte di eventi Rotary e Lions.
Considerando che c'è vera libertà di scelta solo quando ci si rende conto di ciò che si sceglie, Vita ha voluto trattare un tema complesso come la finanza in maniera semplice e comprensibile.
Le nuove normative europee del 2013 prevedono che in caso un fallimento di una banca in prima battuta vengano penalizzati azionisti, obbligazionisti e depositanti (sopra i 100.000 euro) e, nel mezzo di una crisi economica e con un sistema bancario che ha delle difficoltà, potrebbe non essere una buona notizia.
Poiché il risparmio è spesso frutto di grandi sacrifici ed è finalizzato ad obiettivi personali e familiari con al centro gli affetti più cari, va tutelato al massimo. Come?
Sempre, ma soprattutto in un momento dove investire in singoli titoli o obbligazioni può essere molto rischioso, un'ottima alternativa è data dalla elevata sicurezza di una grandissima diversificazione di emittenti.
In sintesi: la DIVERSIFICAZIONE tutela, il singolo titolo rischia!
Le numerose domande finali sono state la migliore testimonianza dell'interesse riportato.
(www.inostrisoldi.com per saperne di più).
Alberto Mariotti
Interclub - Festa di Carnevale 2014
E poiché la fortuna aiuta gli audaci, nel corso della serata abbiamo potuto salutare l'astronauta italiano Paolo Nespoli che aveva partecipato, due giorni prima, ad una serata con il Club Rotary di Loreto per parlare ai giovani della sua avventura spaziale.
Alvaro