Il presidente Piermattei ha annunciato una serie di incontri su argomenti che parlano del nostro territorio per conoscerlo meglio, per valutarne le potenziali risorse, per svilupparle e farle divulgare con l'intento di farlo apprezzare da un pubblico vasto e seminare fiducia verso nuovi orizzonti lavorativi ed occupazionali.

Come primo argomento ha scelto l'agricoltura, che è il solo settore produttivo italiano che nel 2012 ha avuto un incremento di lavoratori mentre tutti gli altri  hanno registrato diminuzioni di occupati a due cifre.

Nella conviviale di martedì 10 settembre 2013 il relatore il dott. Luigi Zepponi, attualmente Direttore della Coldiretti di Ferrara, ha illustrato molto bene le azioni che vengono svolte per tutelare gli addetti all'agricoltura, il lavoro degli agricoltori e le qualità del "made in Italy".


Le imprese agricole italiane, ha affermato, sono circa 1 milione, quelle dell'industria alimentare circa 70.000, la superfice coltivata rappresenta il 50% della superficie nazionale, l'agroalimentare rappresenta oltre il 15% del PIL con un fatturato globale di 240 miliardi di euro.

Gli agricoltori italiani  sono i più bravi riuscendo ad ottenere il maggior valore aggiunto per ettaro coltivato, siamo il Paese primo produttore europeo di vino, riso, tabacco, ortofrutta fresca, il secondo produttore di fiori, uova e pollame, il terzo di carni bovine e grano.

L'agricoltura italiana ha dei primati che la contraddistingue da altri per la sicurezza alimentare (il 99% di campioni è nei limiti o sotto i limiti di legge), per la sostenibilità ambientale (concreto e proficuo è il confronto con le associazioni ambientaliste), per la contrarietà all'uso di prodotti OGM, infine per il forte legame con il territorio che ha portato al primato di prodotti a denominazione riconosciuta DOP e IGP.

Relatore Zepponi

Il relatore ha lamentato la scarsa tutela degli organi governativi sia del "made in Italy" che è imitato e taroccato per importi da capogiro (oltre 60 miliardi di euro), sia della mancanza di trasparenza nella filiera e nelle etichette non chiare o addirittura "illeggibili".

Molti giovani si rivolgono negli ultimi anni a questo settore lavorativo per diverse ragioni: oggi l'imprenditore agricolo ha più possibilità di fare risultati economici grazie al decreto legislativo 228 del 2001 che introduce il concetto di attività connesse e dunque la possibilità per le imprese agricole di aprirsi alla MULTIFUNZIONALITA’: non solo coltivazione e allevamenti, ma anche servizi e produzioni innovative e la possibilità di ampliare la vendita diretta nei mercati, in azienda, itinerante, in internet.

Dal 2001 si possono fornire beni e servizi utilizzando le risorse e le attrezzature aziendali, come ad esempio la manutenzione del verde privato e pubblico, la spalatura della neve, l'appalto di manutenzione di beni pubblici, l'agriturismo che è la valorizzazione dei propri prodotti ma anche quella del territorio.

Il territorio delle colline marchigiane, ha affermato il relatore, è particolarmente vocato alla "mutifunzionalità" e su questo dobbiamo spingere e su questo possiamo contare per risollevare (anche se parzialmente) le perdute capacità economiche della famiglie dell'entroterra dopo le recenti chiusure delle industrie trainanti entrate irreversibilmente in crisi.

I nuovi "contadini" sono sempre più istruiti ed aperti all'innovazione ed ai mercati: è su loro che dobbiamo contare per nuovi business "verdi".

Così ha concluso la sua relazione Luigi Zepponi che è stata chiaramente apprezzata dai presenti e in molti si sono congratulati con lui.

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