Titolo accattivante o provocatorio quello scelto da Mauro per la sua breve (sarebbe necessario un giorno) relazione sulle finalità del Rotary.

Chiaro e puntuale come sempre, il PDG Bignami, relatore nella conviviale del 21 gennaio 2014, ha iniziato con l’affiliazione e le finalità precisando subito che è il Club che è membro del Rotary International e non già i rotariani che, invece, sono membri del Club. Lo scopo del Rotary è essenzialmente “diffondere l’ideale del servire, inteso come motore e propulsore di ogni attività” che si realizza con la “promozione e lo sviluppo dell’amicizia tra i soci per renderli meglio atti a servire l’interesse generale, con la promozione dei principi della più alta rettitudine nella pratica degli affari e delle professioni, con il propagandare la comprensione reciproca, la cooperazione e la pace tra le nazioni, diffondere relazioni amichevoli con il comune proposito di aiutare l’umanità”. Fondamentalmente il Rotary è “una filosofia di vita” che si esprime, si traduce in pratica nel service ossia nel rendersi utile!

Dopo aver approfondito i concetti che sono alla base dell’azione del Rotary -  i programmi generali del RI, le cinque vie d’azione e la Fondazione Rotary -  Mauro si è intrattenuto sulla domanda: che cos’è il Rotary? Ne dà molte spiegazioni, tra cui questa: ”E’ un modo particolare di associarsi, in cui il piacere dell’amicizia proviene dalla volontà di adoperarsi per gli altri e nel quale, accanto a utopici grandi ideali, esistono concrete possibilità di aiutare singoli e comunità a cercare di progredire verso un migliore modello di società”.

Mauro ha poi terminato il suo intervento con le linee guida che ci debbono guidare nella presentazione di un nuovo socio, che non devono essere certamente di ordine economico: + soci = + quote = + opere di bene. Nella scelta di nuovo socio va tenuto presente che dovrà entrare a far parte di un gruppo di elite - qual è il Rotary - ”impegnato a identificare i problemi sociali di cui studia possibili soluzioni non contaminate da interessi di parte”. Quindi un’elite di persone “legate al valore derivante dal loro lavoro e dal loro comportamento morale: non dalla nascita e, tanto meno, dal censo”. Applausi scroscianti e un breve dibattito hanno concluso l’interessante serata.

La conviviale era iniziata con l'ammissione di un nuovo socio: l’avv. Marco Filipponi di Genga. Il Tutor Ugo Pesciarelli ne ha letto il curriculum. Il Presidente al termine della cerimonia ha inviato tutti i soci a presentarsi quanto prima al nuovo socio. E’ necessario che tutti (soci e coniugi) si adoperino per facilitare l’inserimento di Marco e di sua moglie Chiara. Nel frattempo il Presidente lo ha nominato componente della Commissione progetti e in particolare nella sottocommissione per il Trentennale con Mino Perini che segue la realizzazione della  Statua di Papa Leone XII.